Per gestire le emozioni negative appare efficace aprire direttamente le pagine dei libri e cercare esempi di questi sentimenti che sono comuni a tutti gli esseri umani. Questo perché, come ha scritto Umberto Eco, “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita, la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni […] perché la lettura è un’immortalità all’indietro”. Imparare dai libri: 1.DonAbbondio - Lucia 2.TancredieClorinda - Fra Cristoforo 3.PierdelleVigne - Giuseppe Baldini (Süskind, Il profumo), Priscilla (G.Anguissola, Priscilla) 4.AlfonsoNitti - Zeno Cosini
OBIETTIVO: imparare a riconoscere i sentimenti tossici che rischiano di farci perdere la serenità sul lavoro e cercare di trasformarli in stimoli positivi
DURATA: 2 ore
PROGRAMMA:
1. imparare dai libri
2. personaggi che si sono fatti schiacciare dai propri sentimenti negativi
3. personaggi che hanno rielaborato le reazioni negative e ne hanno tratto la forza per migliorare
SPEAKER: Annalisa Gimmi, Insegnante, ricercatrice in ambito letterario ed editoriale, scrittrice di saggi e racconti
PER INFO E APPROFONDIMENTI: virtualearning@rebis-srl.it
Tra i vari tentativi di rivitalizzazione della lingua sono particolarmente interessanti quelli operati dai poeti dialettali.
Sdoganando come lingua della poesia il dialetto natìo, recuperano un patrimonio
intraducibile di espressività che rende l’opera “spessa”, vitale. Che ridà
sangue nuovo a una consuetudine incamminata sulla via del tramonto. E il linguaggio
sul punto di essere travolto dall’omologazione linguistica impartita nelle
scuole e divulgata dalla televisione, trova nuova vita in una trasfusione di autenticità.
OBIETTIVO: saper riconoscere nel linguaggio e nei metodi di lavoro di chi ha preceduto gli elementi ancora validi e saperli adeguare alle necessità del momento
DURATA: 2 ore
PROGRAMMA:
1. il dialetto, lingua morta?
2. creatività e capacità espressive
3. rielaborazione di quanto offre la tradizione
SPEAKER: Annalisa Gimmi, Insegnante, ricercatrice in ambito letterario ed editoriale, scrittrice di saggi e racconti
PER INFO E APPROFONDIMENTI: virtualearning@rebis-srl.it
Arriva un momento in cui ci si rende conto che il nostro modo di comunicare è diventato inadeguato, obsoleto. Questo è accaduto ai letterati negli anni Cinquanta del Novecento quando, dopo le ricerche estetiche dei primi decenni del secolo, si sono trovati a vivere in un mondo nuovo e in rapido mutamento, avendo a loro disposizione lo stesso strumento verbale da circa seicento anni. Sono iniziate così le ricerche e distorsioni del linguaggio finalizzate a farne rinascere l'espressività. Il più grande di questi scrittori è stato Carlo Emilio Gadda che, contaminando differenti registri espressivi, lingua colta e dialetti, contorcendo le parole alla ricerca del calco o del neologismo, ha forgiato la lingua come grande metafora della vita, dove il caso e l'imprevedibilità regnano sovrani.
OBIETTIVO: riconoscere la necessità di innovare i propri strumenti comunicativi adeguandoli ai contenuti del messaggio
DURATA: 2 ore
PROGRAMMA:
1. una lingua completamente nuova
2. l'osservazione della complessità del reale
3. l'espressività linguistica come metafora della vita
SPEAKER: Annalisa Gimmi, Insegnante, ricercatrice in ambito letterario ed editoriale, scrittrice di saggi e racconti
PER INFO E APPROFONDIMENTI: virtualearning@rebis-srl.it
Eugenio Montale avrebbe voluto diventare un cantante lirico, ma la salute malferma lo costrinse ad abbandonare il suo sogno. Chissà se, nel momento della rinuncia, la poesia aveva già fatto capolino nella sua vita o se l'impulso alla scrittura è nato dopo questa delusione. Il fatto è che, mentre si trovava alle Cinque Terre, ha cominciato a vedere i paesaggio ligure come una sorta di inferno sula terra. Allora cominciò a scrivere, e nel 1975 ottenne il premio Nobel per la letteratura. La musica rimase sempre un suo grande amore, e dal 1954 diventò critico musicale per il Corriere della Sera. Niente di quello che si conosce va perduto.
OBIETTIVO: saper imparare dai fallimenti e riconoscere altre potenzialità che meritano di essere sviluppate
DURATA: 2 ore
PROGRAMMA:
1. l'"inferno della vita" per Montale
2. la ricerca di una via di fuga attraverso l'osservazione del reale
3. la collaborazione di Montale con il "Corriere della Sera"
SPEAKER: Annalisa Gimmi, Insegnante, ricercatrice in ambito letterario ed editoriale, scrittrice di saggi e racconti
PER INFO E APPROFONDIMENTI: virtualearning@rebis-srl.it
L'idea che gli artisti siano in parte dei folli è spesso avvalorata dalle biografie di alcuni scrittori e , soprattutto, poeti. La creatività in questi casi diventa la realizzazione positiva delle pulsioni di autodistruzione che possono aggredire lo spirito umano. Realizzare qualcosa di buono sul lavoro, senza disconoscere le proprie fragilità e i momenti di crisi, è una capacità terapeutica ed estremamente produttiva. Sono molti gli autori che hanno vissuto questa drammatica situazione, ma il più grande lo troviamo nella letteratura latina. Si narra che Lucrezio fosse impazzito per un filtro d'amore e che abbia scritto una delle opere più belle della letteratura di tutti i tempi negli intervalli di lucidità che il dolore gli concedeva. Vogliamo pensare che nell'atto della creazione artistica Lucrezio abbia vissuto momenti di consolazione e anche di piena felicità.
OBIETTIVO: riconoscere la creatività come possibilità terapeutica anche delle nevrosi quotidiane
DURATA: 2 ore
PROGRAMMA:
1. la capacità di volgere la sofferenza in creatività
2. gli "intervalla insaniae" di Lucrezio
3. la scrittura come specchio del mondo interiore
SPEAKER: Annalisa Gimmi, Insegnante, ricercatrice in ambito letterario ed editoriale, scrittrice di saggi e racconti
PER INFO E APPROFONDIMENTI: virtualearning@rebis-srl.it
Nel Novecento italiano, la prima donna davvero rivoluzionaria in ambito letterario e, in qualche modo, una femminista ante-litteram, è stata Sibilla Aleramo. Grazie alla sua attività di scrittura, Sibilla ha trovato modo di allontanarsi da casa, e di iniziare una vita libera e scelta in ogni momento. Famosa per i suoi amori con poeti, artisti e intellettuali, ha raccontato la vicenda della sua emancipazione nel romanzo autobiografico “Una donna”.
OBIETTIVO: superare i pregiudizi nei confronti delle minoranze, riconoscendo la ricchezza insita nella diversità
DURATA: 1 ora
PROGRAMMA:
1. la donna e gli impedimento alla sua piena realizzazione
2. il "sapersi imporre" in un ambito maschile
3. l'esempio delle donne in letteratura
SPEAKER: Annalisa Gimmi, Insegnante, ricercatrice in ambito letterario ed editoriale, scrittrice di saggi e racconti
PER INFO E APPROFONDIMENTI: virtualearning@rebis-srl.it
È facile notare come nella letteratura gli autori rappresentati siano quasi tutti uomini. Dunque una domanda sorge spontanea: le donne vengono sistematicamente escluse dai compilatori dei testi che, per tradizione, privilegiano gli scrittori maschi, oppure nessuna donna è mai stata tanto brava quanto i suoi colleghi dell’altro sesso? Nessuna delle due. Nei secoli, solo agli uomini era possibile dedicare tempo all’arte dello scrivere. Perché solo loro avevano l’opportunità di approfondire la propria cultura, le proprie passioni e di avere uno “spazio” in cui ritirarsi a studiare e a comporre. È nel Novecento che il numero delle donne narratrici o poetesse diventa sempre più significativo. Di questo parla Virginia Woolf nel suo saggio “Una stanza tutta per sé”.
OBIETTIVO: superare i pregiudizi nei confronti delle minoranze, riconoscendo la ricchezza insita nella diversità
DURATA: 1 ora
PROGRAMMA:
1. la donna e gli impedimento alla sua piena realizzazione
2. il "sapersi imporre" in un ambito maschile
3. l'esempio delle donne in letteratura
SPEAKER: Annalisa Gimmi, Insegnante, ricercatrice in ambito letterario ed editoriale, scrittrice di saggi e racconti
PER INFO E APPROFONDIMENTI: virtualearning@rebis-srl.it
Non basta aver scritto un libro. Per arrivare al pubblico bisogna trovare un editore che sia disposto a pubblicarlo. In Italia, prima che l'editoria diventasse un'"industria" , la scelta dei testi che sarebbero arrivati sugli scaffali era operata da funzionari delle case editrici. All’Einaudi collaborò Cesare Pavese e al suo lavoro si affiancò quello di Elio Vittorini che, nel Dopoguerra, rafforzò la sua attività di collaboratore editoriale dividendosi tra Einaudi e Mondadori. In quegli stessi anni alla redazione della Mondadori approdarono il poeta Vittorio Sereni e Niccolò Gallo, un silenzioso ma grandissimo editor che collaborava a stretto contatto con gli autori guidando le revisioni dei testi, valorizzando le capacità compositive e suggerendo compromessi affinché il romanzo acquisisse tutte le caratteristiche necessarie per diventare un successo editoriale. Dai loro giudizi dipendeva la pubblicazione o meno di un volume, e le loro scelte hanno quindi influenzato la lettura e la cultura di mezzo secolo.
OBIETTIVO: la capacità di un leader di riconoscere il talento altrui e di valorizzarlo al fine di ottenere il massimo risultato
DURATA: 2 ore
PROGRAMMA:
1. il ruolo dell'editore come mediatore culturale
2. il funzionamento di un'azienda che produce culture
3. la negoziazione con l'interlocutore tra rispetto delle individualità e necessità del mercato
SPEAKER: Annalisa Gimmi, Insegnante, ricercatrice in ambito letterario ed editoriale, scrittrice di saggi e racconti
PER INFO E APPROFONDIMENTI: virtualearning@rebis-srl.it
La scuola stilnovista è costituita essenzialmente da Dante e da pochi suoi amici, ognuno dei quali condivide le proprie competenze con gli altri membri del sodalizio. Guido Cavalcanti entra in contatto con pensieri filosofici noti tra gli studenti e i giovani intellettuali, ma “proibiti” ai sapienti dell’epoca. L’Alighieri farà tesoro di queste conoscenze e, affascinato dalle differenti potenzialità della lingua italiana, poco alla volta concepisce il progetto della Commedia, in cui confluiranno tutte le sue conoscenze e dove le sperimentazioni poetiche avranno la loro massima realizzazione.
OBIETTIVO: capacità manageriale di raccogliere e rielaborare spunti e suggerimenti dei colleghi per realizzare un progetto complesso
DURATA: 2 ore
PROGRAMMA:
1. il progetto della Commedia come "summa" del pensiero medievale
2. apertura alle conoscenze altrui e alla sperimentazione sulla lingua volgare 3. coordinamento delle diverse competenze per l'ottenimento di un risultato finale
SPEAKER: Annalisa Gimmi, Insegnante, ricercatrice in ambito letterario ed editoriale, scrittrice di saggi e racconti
PER INFO E APPROFONDIMENTI: virtualearning@rebis-srl.it
La prima scuola poetica in lingua italiana nasce in Sicilia. Un gruppo di funzionari imperiali scopre dei componimenti che arrivano dall’Occitania e ne riproduce le tematiche amorose utilizzando il proprio linguaggio quotidiano. Sotto la guida del leader Jacopo da Lentini, “i siciliani” cooperano alla creazione di nuove strutture metriche e di un lessico poetico in volgare, e danno inizio a un uso di poetare che sarà alla base di tutta la nostra letteratura nazionale.
OBIETTIVO: saper riconoscere un’intuizione innovativa e saper adeguare il proprio lavoro alla proposta del leader senza rinunciare all’individualitàDURATA: 2 ore
PROGRAMMA:
1. la prima scuola poetica in volgare italiano
2. eredità e rivitalizzazione delle conoscenze pregresse
3. lettura corretta degli elementi a nostra disposizione
SPEAKER: Annalisa Gimmi, Insegnante, ricercatrice in ambito letterario ed editoriale, scrittrice di saggi e racconti
PER INFO E APPROFONDIMENTI: virtualearning@rebis-srl.it