Arriva un momento in cui ci si rende conto che il nostro modo di comunicare è diventato inadeguato, obsoleto. Questo è accaduto ai letterati negli anni Cinquanta del Novecento quando, dopo le ricerche estetiche dei primi decenni del secolo, si sono trovati a vivere in un mondo nuovo e in rapido mutamento, avendo a loro disposizione lo stesso strumento verbale da circa seicento anni. Sono iniziate così le ricerche e distorsioni del linguaggio finalizzate a farne rinascere l'espressività. Il più grande di questi scrittori è stato Carlo Emilio Gadda che, contaminando differenti registri espressivi, lingua colta e dialetti, contorcendo le parole alla ricerca del calco o del neologismo, ha forgiato la lingua come grande metafora della vita, dove il caso e l'imprevedibilità regnano sovrani.
OBIETTIVO: riconoscere la necessità di innovare i propri strumenti comunicativi adeguandoli ai contenuti del messaggio
DURATA: 2 ore
PROGRAMMA:
1. una lingua completamente nuova
2. l'osservazione della complessità del reale
3. l'espressività linguistica come metafora della vita
SPEAKER: Annalisa Gimmi, Insegnante, ricercatrice in ambito letterario ed editoriale, scrittrice di saggi e racconti
PER INFO E APPROFONDIMENTI: virtualearning@rebis-srl.it