Capirci è capire! Ma per poter rendere reale una comprensione/intesa il primo passo importante da compiere è saperla leggere. L’atto della lettura è un atto che si deve rimparare a condurre. Leggere infatti significa “legare” insieme le fascine. Proprio come facciamo noi ogni volta che leggiamo qualcosa. Leggere una pagina, leggere una situazione, leggere un carattere, un paesaggio, un evento significa legare insieme le parole. L’atto della lettura è quindi un mettere insieme una comprensione del mondo, delle cose, dei volti.
OBIETTIVO: Saper leggere e già poter capire ciò che nell’Altro e dall’Altro giunge a noi. Alla base di ogni relazione c’è una lettura e alla base di ogni comprensione c’è una rilettura. È questo il percorso necessario perché in ogni luogo, ognuno di noi diventi una pagina per l’Altro.
DURATA: 2 ore
PROGRAMMA:
1. Ri-conoscere l'Atto della Lettura: imparare nuovamente a leggere.
2. L'Atto della Lettura come una comprensione di Sè, del mondo, delle cose e dell'Altro.
3.La lettura come incontro con l'Altro.
SPEAKER: Stefano Raimondi, poeta e filosofo, tra i fondatori dell'Accademia del Silenzio e membro del consiglio scientifico del Centro Studi e Ricerche sulle Letterature Autobiografiche della LUA di Anghiari.
PER INFO E APPROFONDIMENTI: virtualearning@rebis-srl.it
Prendersi cura delle parole è come prendere cura di sé stessi, delle proprie relazioni, delle proprie emozioni ma soprattutto, dei propri incontri. Ma per fare ciò bisogna ritornare all’origine della loro pronuncia, bisogna di nuovo saperle interrogare, comprendere da dove giungano. E ritornare alle parole significa abitare l’Altro; significa dare “luogo” all’Altro che ci ascolta; significa dare l’opportunità a noi di aprire una porta per essere ospitali. Ognuno di noi è una parola in una frase, è una punteggiatura in un dialogo, è uno spazio bianco per il silenzio che si raccoglie nell’attesa che la parola di chi ci sta di fronte, compaia. Prendersi cura delle parole è iniziare nuovamente un “dire” che ci rappresenti. Ogni parola ha una sua storia e ogni nostra parola deve essere salvata.
OBIETTIVO: Prendersi cura delle parole tentando di rielaborare un nuovo alfabeto che sappia essere “nuovamente” efficace con gli altri.
DURATA: 2 ore
PROGRAMMA:
1. Prendersi cura delle parole,conoscendole
2.Rielaborazione di un alfabeto che sappia nuovamente essere efficace con sè e con gli Altri.
3. La parola come rappresentazione nel e al mondo.
SPEAKER: Stefano Raimondi, poeta e filosofo, tra i fondatori dell'Accademia del Silenzio e membro del consiglio scientifico del Centro Studi e Ricerche sulle Letterature Autobiografiche della LUA di Anghiari.
PER INFO E APPROFONDIMENTI: virtualearning@rebis-srl.it
Il silenzio è un momento di conoscenza delle parole e di sé stessi, basta lasciarlo innescare, basta lasciarlo “parlare”. Da questo momento in poi non sarà più un vuoto nulla, un niente che inquieta e perturba; una situazione posta semplicemente in assenza di rumore, ma al contrario, un luogo nel quale e con il quale incominciare a realizzare un contesto nuovo: un'originaria narrazione di sé. È l’ascolto il principio più esatto e più reale di una comunicazione!
OBIETTIVO: È il silenzio la strada della relazione con l’Altro: saperlo ascoltare, saperlo comprendere è attendere che l’Altro si esprima, si riveli. Ognuno di noi ha il proprio silenzio e la propria parola. Riconoscerli significa saper comunicare; significa sapersi fare ascoltare!
DURATA: 2 ore
PROGRAMMA:
1. Il silenzio come conoscenza di sè
2. il Silenzio come ascolto di sè e dell'Altro
3. Il Silenzio come relazione con l'Altro.
SPEAKER: Stefano Raimondi, poeta e filosofo, tra i fondatori dell'Accademia del Silenzio e membro del consiglio scientifico del Centro Studi e Ricerche sulle Letterature Autobiografiche della LUA di Anghiari.
PER INFO E APPROFONDIMENTI: virtualearning@rebis-srl.it